del tennis, dei ragazzini e del saper dire le cose

Ecco.

Io lo sapevo che sarebbe arrivato il momento in cui loro sarebbero stati in campo ed io fuori.

Non conta niente se e quanto sono bravi. Conta il fatto che loro abbiano le scarpe nella terra rossa ed io sull’asfalto.

E’ già capitato.

Ed avevo io le scarpe nella terra e lui stava fuori.

Mi ricordo ogni match.

Mi ricordo quando quasi venne alle mani con quel coglione al San Domenico.

Mi ricordo quando mi vide fare un partitone al Cus tuffandomi a rete manco fossi Becker o Pat Cash.

Mi ricordo quel giorno in cui Renè Punzo in un circolo sperduto, mi fece il culo a strisce e lui mi diceva che perdevo perchè non avevo testa ed io replicavo che era più forte e lui insisteva ed io mi incazzavo e finivamo in auto zitti e arrabbiati.

Non capivo perchè ci tenesse tanto. Non capivo perchè ci tenessi tanto io.

Ora sono io a dire le cose nel modo sbagliato, ora c’è Corrado a guardarmi con gli occhi…

Con che occhi? Boh, mi guarda. E mi guarda anche Carla mentre svolazza in campo e sventaglia la racchetta come fosse una palma che fa aria tutto intorno.

Io fuori mi mangio lo stomaco, ingoio le parole, mi alzo e vado via.

Penso a Nanni Moretti che in “Ecce bombo” , durante l’esame di maturità del suo allievo, interviene e dice “ma come chi sono io, l’ho preparato io, l’ho preparato”.

Ma loro sono meglio di come ero io, lo spero davvero, ma spero anche che alla prossima partita Corrado a quel Lucio gli infili un 6-0.

Perchè va bene che l’importante è partecipare, ma che cazz 🙂

Con le parole d’altri

Non voglio ballare
C’è solo mezza luna stanotte
Niente può accadere
Perfino lontano da niente succede qualcosa
Ma non qui

Mi serve qualcuno
Che pensi a me come si pensa a una sposa
Allora portami a casa
Dove eravamo rimasti
La gente parlava e beveva
L’amore era quasi innocente

C’è una luna turchese e diamante stanotte
Che può spezzarmi il cuore
Tu con le tue mani
Io con i miei occhi
Con la mia bocca
Tornando a casa
Aiutiamoci a ricominciare
Vestita come una signora
Solo per farmi amare
Ma non sono sicura
Che non sia tardi stanotte
Per tutti e due

E tu perché non parli?
Una parola sospenderebbe il mio rancore
Io non so più quello che dico
Umiliata in silenzio
Forse strappata dal mio sentimento
So, so che anche in piena luce
Saresti il mio primo pensiero
Fin troppo vivido e forte
Come il bagliore del giorno
Ho dato troppa importanza a questo amore

E c’è una luna turchese e diamante stanotte
Che ferirebbe ogni cuore
Sì, sono triste e mi manchi
Anche se ti cammino accanto
Sempre caro sei stato al mio dolore
Dammi solo un po’ d’acqua
Perché ho aspettato tanto
Perché ho vissuto sempre
Tra speranza e incertezza
Per poi tornare da te

E tu luce di luna d’acciaio e diamante
Che dal cielo spezzi i muri e le catene
Guarda questo mio amore così cieco e costante
Senza quasi ragione, che si possa capire
Se i giorni da adesso, cominciassero di nuovo
Che importerebbe tutto quello che ho detto
Non è tardi stanotte
Nemmeno per me.

I. Fossati