Facebook

Come ogni anno con un gruppo di amici/conoscenti/ compagni virtuali, ci “riuniamo” per commentare on line Sanremo.

Da un paio di anni però, come forma di autodisciplina, mi sono sospeso da fb e riattivo il mio account per la settimana del Festival.

E’ quindi il secondo anno che lo faccio e mi sorprende constatare come il mio cervello vada in pappa in pochissimo tempo, sommerso da commenti ed immagini.

Pare che improvvisamente le vite degli altri, molti dei quali non frequento nemmeno sporadicamente, si rovesciano sulla mia e nella mia testa creando un misto di sensazioni.

Penso a come tutti siano circondati da amici, a come siano felici, attivi, inseriti, pieni di interessi…. E dopo pochi minuti vado in sbattimento. Mi imballo, mi interrogo sulla ripetitività della mia vita e soprattutto abbasso la produttività al lavoro del 90%…

Ed ho 42 anni….

Immagino quanto possa essere difficile per un ragazzino sostenere il peso di tutto questo mondo “immaginario”, di questa vetrina dove tutto è amplificato e dove il rischio di sentirsi da meno è davvero enorme.

Ed allora cerco di limitarmi a Sanremo, conto i giorni che mancano per potermi di nuovo imporre la mia disciplina.

Che poi non è che me l’abbia detto il medico, nè di seguire Sanremo, nè di uscire da fb, lo faccio per la mia salubrità mentale (per quel poco che ne resta).

Nel frattempo oggi mi è montata un’ansia da record, come se dovessi fare qualcosa, come se stessi affannando dietro qualcuno…

Maledetto facebook….

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