Malesia e numeri

21 giorni di viaggio;

4 voli;

circa 70 ore tra voli e scali;

1.200 km percorsi;

5 bus,

4 ferry boat;

4 lance;

3 taxi;

centinaia di scalini;

kg e kg di pesce fresco;

100 richieste vane dal contenuto “no spicy, please”;

3 telefonate  a casa;

128 cazziate ai bimbi, indirizzate per l’80% a Corrado, per il 20% a Carla;

percentuale di indifferenza alle nostre cazziate: Corrado 25%, Carla 85%.

23, le volte che ho sacramentato contro il popolo malese tutto;

5 le magliette che ho portato con me, 25 le ascelle pezzate collezionate.

7, le volte che ho detto “l’anno prossimo Cuba però”;

10 immersioni;

3 relitti;

una decina di squaletti;

4 delfini;

svariati pesci non meglio identificati;

3 tartarughe giganti;

una famiglia di scimmie infami ed affamate da cui difenderci ogni mattina a Tioman.

Circa 250 kg di bellezza nei nostri figli;

circa 251 kg di scassamento di cazzo nei nostri figli.

Numeri, numeri ed ancora numeri. Per distanze, tempi, luoghi, tutto senza potersi quasi mai rilassarsi veramente in un luogo che alla fine non consiglierei, tranne per il mare e nemmeno in tutti i luoghi.

Ma abbiamo fatto il nostro, abbiamo esplorato un pò, ci siamo misurati con noi stessi e con i due scassa… E siamo riusciti a tornare, a non perdere i passaporti, a non farci derubare, a non farci rapire, nè sgozzare. Abbiamo rimediato solo un taglio a Corrado sul sopracciglio destro ed un bombolone a Carla sulla fronte. Serena se l’è cavata con qualche infiammazione ed io con la solita spalla infiammata.

E domani si torna ai posti di combattimento.

E riesco solo a pensare, e stavolta a scrivere, che scriverò un libro. Anche se non lo farò, anzi di certo non lo farò, ma almeno trovo il coraggio di scriverlo…Di scrivere che lo scriverò…Insomma si è capito.

Che se poi lo scriverò, (il libro), sarà per uso interno, come si suol dire, e parlerà di…Boh…Parlerà, questo è certo.

Quindi in conclusione posso dire che facendo la somma di bus, km, pasti, soldi, smadonnamenti, tuffi, immersioni e tutto il resto, viene come risultato un progetto, che di questi tempi è meglio che niente.

Della Malesia dirò poi meglio, se ne avrò voglia.

Per ora qualche numero ancora.

volo per due adulti e due bambini  2.350

assicurazione  100

pasti, pernottamenti , frizzi, cazzi e calamari € 2.000

Totale circa 4.500 euro.

Che non è poco, ma non è nemmento tanto considerato dove siamo andati a sbattere e quanto siamo rimasti.

 

 

 

Melacca e dintorni

Facciamo migliaia di km per ritrovarci in un posto che non c’è o forse non c’è più. La Malesia, come anche la Thailandia che ebbi modo di vedere 10 anni fa, sono posti che si sforzano di adeguarsi al solito modello di sviluppo occidentale fatto di cemento, elettronica, consumo, commercio…
Vedi questi bancarelli cinesi pieni di cavi e cavetti, di cuffie enormi o minuscole, di radio, radioline, telefoni, cover… Come se non fosse rimasto nulla della millenaria cultura cinese, solo commercianti da due rupie.
Visitiamo un posto che piano piano non esisterà più nella sua genuinità, magari e’ già così.
E’ noto che l’occidente non abbia fatto altro, (e continua a farlo ancora ed ovunque non abbia ancora terminato l’opera), che creare colonie, ma vederlo da vicino fa impressione. A Melacca, dove siamo ora, hanno creato, ad esempio, una sorta di sito protetto con le tipiche costruzioni malesi, fatte in legno, senza l’uso di chiodi, solo pressione ed incastri. Hanno in pratica creato da soli una riserva…Mentre tutto intorno spuntano orrendi e inutili grattacieli per riempire i quali dovranno ancora vendere, commerciare, lucrare, snaturandosi sempre più, fino a perdersi del tutto.
Mi è ancora una volta chiara la grandezza dell’India che tutto sommato ha saputo resistere più a lungo, ha preservato la sua essenza, almeno finché la globalizzazione non gli ha rubato pure le divinità dai templi.
Come viaggeranno i miei figli?
Perché dovrebbero viaggiare?
Per trovare emuli senza più identità del nostro occidente a sua volta perduto e perdente?
Tanti paradossi…Che mi tengono un po’ sveglio…E tra qualche ora un altro bus e l’unica cosa genuina sino ad ora e’ stata la tizia dell’ufficio biglietti dei bus che, di fronte al mio stupore nel non trovare un bus per raggiungere la nostra prossima meta, non ha fatto altro che guardarmi calma, quasi indifferente, come se non capisse il mio affanno.Molto orientale, o forse molto strafottente.

Malesia 2014

Prime impressioni.
Kuala Lumpur e’ tutta grattacieli, centri commerciali, ostentazione di modernità.Pero’ non esistono fotocellule agli ascensori e, per chi come noi viaggia con due bambini, un passeggino ed un orso peluche di nome Aldobrando, non è un problema di poco conto. Altra cosa: spesso le stazioni metro oltre alle fotocellule agli ascensori, non hanno nemmeno gli ascensori…E manco le scale mobili. Questo mi ha portato a dover necessariamente sacramentare contro il popolo malese che da un lato riveste di pannelli lucidi e plastificati pure i cessi, e dall’altro però si perde ciò che più appartiene, (apparteneva), all’Oriente: la gentilezza. Mai un fetente di malese che si fosse offerto di dare una mano vedendomi carico come un cuiccio per quelle infami scale…
Corrado al momento e’ completamente catturato dal fatto che dal nostro appartamentino a Kl, si vedono passare i treni. Li conta, li osserva, li commenta e la mattina, all’alba, si sveglia, gira la poltrona e si gode quello spettacolo, per lui meraviglioso. Coinvolge anche Carla che per un po’ si lascia anche lei rapire, salvo tornare poi a qualche lamento dovuto a cause a lei sola note.
Belle le batu caves. Bello salire in 4, gradino dopo gradino e vedere che ogni gradino e’ un’entusiasmo, un “guarda lì”, un “una scimmia”, una richiesta di acquaciboattenzionilaccidiscarpebananino e dei più svariati perché. Se me ne ricordo eleggerò il perché ed il “piccio più insensato dell’estate”…
Ora sul bus per Melacca. Sono contento di lasciare KL. Mi resta l’immagine di una città di plastica, piena di mall e di cemento e con tanti cantieri aperti. Lo vedi facilmente che KL si è presa con prepotenza lo spazio che prima era della foresta…Ed è comunque una violenza.
Mi sforzo di memorizzare gli odori, perché sono quelli che mi ricorderanno, anche tra 30 anni, di questo posto, sono odori forti,spesso pungenti, ancor più spesso snaturarti dall’aria condizionata presente ovunque. Entrando nei centri commerciali di Kl capisci che la corsa dell’Asia verso il consumismo farà pagare a tutti noi, ed al pianeta per primo, un prezzo altissimo…

Malesia 2014

partenza domani. Sveglia ore 5. I bambini dormiranno vestiti, li “travaseremo” dal letto ai loro sediolini in auto.

Viaggio verso Roma. I^ tappa, un parcheggio che proprio vicino all’aeroporto come lo spacciano, non è…

Poi in navetta a Fiumicino.

Volo per Istanbul.

Scalo di tipo 8 ore.

Primo quadro: “intrattenere due bambini e due adulti un pò al limite, in un aeroporto Turco per 8 ore…”

Secondo quadro, imbarco all’una di notte passata con due bambini, probabilmente dormienti, per il volo per Kuala Lumpur.

Terzo quadro viaggio di numero di indefinito di ore con due bimbi probabilmente incazzati neri per fame e privazione del sonno…

4° quadro, arrivo a KL, jet leg, recupero bagagli, cambio soldi, individuazione taxi non mariuolo, arrivo all’appartamento e reperimento chiavi dello stesso.

Non credo sarà un’avventura tipo quelle che mia madre immagina da anni per i miei viaggi, ma di certo sarà una bella smazzata/esperienza.

Conto di dare segni di vita ogni tanto.

Nel frattempo completo la valigia  e mai avrei pensato di doverci mettere un kg di pasta piccola, un pezzo di parmigiano ed una piccola grattugia.

In ogni caso, per la cronaca, due adulti e due bambini, bagaglio al seguito: un trolley medio ed uno zainetto, più un passeggino. Direi che per essere italiani non è male…

Buon viaggio a tutti voi e che in qualche modo, questa  estate possa essere uno spartiacque tra ciò che non vi piace di ciò che siete e ciò che vorreste essere…