Partiamo dalla base: i Gay sono uomini dotati di pesce.
Hanno braccia e gambe come noi.
Si nutrono di carne e pesce (non fate battute e non pensate male) e verdure.
Hanno organi del tutto simili ai nostri e, secondo recenti studi, anche sentimenti.
Pare che siano davvero persone vere, talmente vere che a volte non le distingui.
Si sono scelti, o gli hanno affibbiato, una parola che non è orecchiabile : “omosessuali”, non lo è perché richiama subito l’aspetto sesso, quello che magari si fa più fatica a digerire.
Ma io farei fatica a digerire anche qualsiasi termine che mi portasse a pensare a Giuliano Ferrara, (per dirne uno), che si accoppia con qualcuno/a o qualcosa. Tipo “giulianoferrarasessuale”.
L’alternativa era inventarsi una di quelle stronzate da sinistroidi da salotto :“diversamente innamorati” oppure “portatorediamorenonfinalizzatoallaprocreazione”, ma sarebbe stato controproducente, tanto per loro, quanto per chi voleva a tutti i costi insultarli.
Dire una roba tipo “sei portatorediamorenonfinalizzatoallaprocreazione di merda” ad un gay reo di aver ondeggiato un po’ troppo, sarebbe stato imperdonabile in un paese di sani principi come l’Italia.
Dunque, riassumendo, meglio chiamarli Gay, forse perché la gaiezza, sebbene dovrebbe appartenere un po’ a tutti quelli che bene o male se ne vedono bene, pare appartenga più a loro, e bene sta.
Occorrono poi altre precisazioni:
I gay vivono in case come le nostre, spesso negli stessi palazzi.
Comprano mobili, a volte belli a volte di merda.
I gay guidano sia le macchine nere, sia quelle colorate.
Una recente norma europea ha permesso loro di acquistare auto diverse dalla Smart viola. Questa si che può chiamarsi “legislazione per l’integrazione”.
Potrei fornirvi altre informazioni preziose, ma vorrei vi acculturaste un po’ da soli, magari cercando su google e tralasciando i link ai siti porno.
Fatte quindi un po’ di premesse, veniamo al nucleo della questione.
E’ di grossa attualità la foto di quella coppia gay che stringe, a petto nudo, il bambino nato da una madre che si è prestata, mi pare dietro compenso, a portare in grembo un ovulo non suo, fecondato da uno dei due tizi.
Ecco, sul fatto in sé io non sono tranquillissimo.
Quello che mi destabilizza, non è il fattore gayo che pare sconvolgere la benpensante di Voghera con il figlio che va a troie, il Giulianone Ferrara amante della cocaina, o le schiere di machi della camorra con statua di Padre Pio nel giardino, no.
Mi destabilizza questo tipo di modalità per far nascere un bambino. Una modalità che ben avrebbe potuto essere adottata anche da una coppia etero.
Fa scalpore il fatto che i due abbiano cercato il contatto pelle contro pelle? Fa scalpore che non si siano “depilati”. Se avessero rifiutato il contatto tutti avrebbero iniziato a dire “ecco, una madre non l’avrebbe mai fatto”. Se si fossero depilati non voglio nemmeno immaginare quante stronzare ne sarebbero venute fuori.
A questioni come queste che, a mio avviso, hanno più a che vedere con il rapporto tra scienza ed etica, che alla sfera omosessuali versus omofobi, ci si dovrebbe approcciare senza dogmi e preconcetti.
Lo dico da persona, ad oggi, fondamentalmente contraria a pratiche di questo tipo dove una gravidanza, che la si voglia vedere in un modo o nell’altro, viene comunque portata avanti per denaro, ed un bambino viene comunque, in qualche modo, mercificato.
Nasce quindi la domanda “che differenza c’è tra comprare così un bambino e magari comprarlo più grande in qualche paese del terzo mondo”?
Queste sono le domande che ci si dovrebbe porre, scevri dalla bigotta morale cattolica del “ciò che è naturale e ciò che non lo è” perché, cara casalinga di Pompei, (il tuo luogo di residenza è spesso evocativo come un San Biagio dei Librai), devo darti un notizione: la macchina cuore polmoni che ha tenuto in vita tuo padre per due mesi prima che si riprendesse, non è naturale. E non è naturale che tu ti sia fatta ingigantire una zizzarella da 12 enne e non è nemmeno normale, se proprio vuoi saperla tutta che tu possa passare dal punto A al punto B, non con le liane, ma con la tua tamarrissima Smart viola…(pur non essendo tu gay).
Quindi, interroghiamoci su quella foto e su tutto quello che c’è dietro, ma non da tifosi.
E’ troppo facile buttarla in caciara, sulla stronzata della foto, del petto depilato e cose del genere, così come è troppo facile, quando non si sa che dire, tirare in mezzo “dio e le regole naturali del creato”, se poi vogliamo tirarlo in ballo, ammesso che venga, io gli direi: “quando hai finito di ascoltare le menate dell’avvocato benpensante di Firenze, vai a vedere che ci sono tipo svariati milioni di bambini, concepiti naturalmente, che stanno morendo così, per cazzate…”