Dove sei Haruki?

Dove sei Haruki quando ho bisogno di te?

Quando ho un’amaca pronta ed un’anima aperta,

quando il costato fa male e piango così, per far passare il tempo, dove sei?

Sto qui, steso, con le mani a sorreggere un libro che non c’è, ad immaginare i tuoi personaggi nuotare al mattino presto, ascoltare jazz, vedere l’invisibile.

Dove sei Haruki, ora che ho solo te,

che un pò disperato, un pò stanco per la troppa disperazione, vorrei essere anche io letto, compreso, condiviso, accettato, visto…?

Non vogliamo forse tutti la stessa cosa?

Due occhi che ci vedano, che ci facciano sentire che esistiamo.

Perchè a volte il nostro sguardo non basta.

A volte il nostro sguardo cancella.

Avrei bisogno di te, perchè mi sento in un angolo di ombra ed osservo la memoria di mio padre, guardo mia madre invecchiare e mi auguro che la valanga non ci sommerga.

Dove sei Haruki? Salvami da questo ponte, allontanami da questo burrone, abbracciami, almeno tu, senza più andare via, posando l’orologio sul tavolo, comprendolo con un panno, così che il tempo non ci veda e si possa, per un istante, affogare nell’eternità.

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