Run, baby, run

Alla fine il “come siamo” lo si vede in qualunque nostra attività. Hai voglia a nasconderlo, ma esce fuori con prepotenza, basta saper guardare.

E’ per questo che vedere Corrado correre mi emoziona e davvero non mi interessa che arrivi primo, secondo o ultimo. E da ieri mi emoziona vedere anche Carla correre.

Corrado sente la gara, la affronta con impegno, è preciso alla partenza, fa mulinellare le gambe, tiene la testa alta. A metà percorso inizia a guardare alla sua sinistra, per verificare dove si trovano gli altri bambini, sbanda un pochino, perde qualche cm, da dietro arriva in progressione il bambino con la maglietta arancione, rinviene anche quello al centro con la maglietta verde. Corrado getta un altro sguardo alla sua sinistra, vede l’arancione arrivare, e sente il verde stargli ad un passo, ma non molla. L’arancione passa, il verde invece riesce a tenerlo a bada. E’ secondo, ma ciò che più conta è lui, con le sue paure, con il suo fare cmq l’ometto, non mollando, tenendo la testa alta anche di fronte alle sue paure ed alla sua piccola rabbia.

E poi Carla, che pescata all’ultimo secondo per fare la gara, se la fa quasi ridendo, colma di gioia ed energia, con la coda al vento, i passi eleganti per avere solo 4 anni (quasi). Piccolina e rapida, bellissima al punto che mi danno per il fatto che non sarà per sempre solo mia. Preferirei dividerla solo con lo sport per il quale mi pare portata. Lei corre come Heidi nei prati, ma una Heidi più coordinata e cazzuta e taglia il traguardo lasciandosi dietro due bambini. La gara era con quasi tutti bambini più grandi e questi tutti maschi.

Ma lei di questo e di molte altre cose se ne fotte. Carla è davvero un fulmine di guerra.

E dopo mi abbraccia felice perchè vede il mio orgoglio.

Adoro vedere questi due nani correre ed ogni giorno godo a vederli diventare migliori di me.

2 pensieri riguardo “Run, baby, run

  1. Mi emoziona leggerti. Siete stati un esempio plsitivo che ci ha convinto ancor di più ad avere un bambino. Continuate ad essere un esempio per il dopo. Bravi nani, ma d’altronde con un padre sportivo ….. 🙂

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